La serata è calda e oziosa,
ci prendiamo per mano
un rituale un po’ perso da tempo;
c’ingoia la buia pineta
e per gioco, per amore o per paura
ci stringiamo di più;
un bacio nell’incanto dei grilli.
Sul lungomare, là sospesa all'orizzonte
vibra una splendida luna rossa
adagiata su una timida madreperla marina,
cinta da migliaia di stelle con due occhi più vispi:
Venere e Marte che da sempre
accompagnano le sorti dell’umanità.
L'incantevole quadro
calamita i nostri occhi,
i cuori danzano, le labbra
si gustano piacevolmente.
E tu, luna rossa, così pudìca
di quanti amori sei stata testimone?
Poesie, canzoni e colori
hanno ritratto quel tuo rossore così speciale
che oggi gli uomini più non hanno.
Solennemente t'innalzi e sbiancandoti
perdi un po’ della tua magia;
noi rientriamo per non disperdere
quest’alchimia.