Guardo l'infinità del cielo,
guardo la sua sublime immensità.
Guardo
e mi perdo
in quel cosmico zodiaco
di perle incandescenti
che mi dominano,
che mi parlano di miti ancestrali.
E mi turba
quel candore di Callisto,
cagione del suo mutare in Orsa
e la seducente beltà di Leda,
soggiogata dal suo Cigno.
E mi turba
il sacrifizio di Andromeda
per vanità di Cassiopea
e la morte di Orione,
trafitto da Diana,
giacente accanto al suo cane Sirio.
In quel caos armonico
i miei pensieri vagano,
ne cerco l'orizzonte
ma ancor di più
mi perdo
e richiamo l'infinito.