Scriveva Newton
che le comete lontane
“si attirano mutuamente
in misura minima”
ma si attirano
anche se poste a una
“distanza immensa fra di loro”.
Tuttavia, la forza di gravità
attrae a sé ma non allontana
non ci riesce e non lo sa fare.
E così è il ricordo dell’amore
(è una forza che attrae
e non sa e non può allontanare)
anche se somiglia
a un vortice cartesiano
immerso in un cielo fluido
particelle di memoria
“in un grandissimo numero”
che nel caos della mancanza
girano intorno al proprio centro
e tutte insieme attorno al punto
che le unisce tutte
e che è l’ombra dell’amato.