È così pieno di vuoto
l’infinito
coi suoi milioni di astri
Così inesplicabile
nei suoi vortici e risucchi spaventosi
Cosa siamo noi
se non impercettibile esistenza
che sussurriamo alle stelle
i nostri desideri
seppur increduli
che parliamo alla luna
sgombera da nuvole
messa all'angolo
dall'ombra delle linee
dei palazzi
Inquieta il loro persistente essere
contro il nostro finito brevissimo
tempo