Sono come la nube di Oort
che si spinge
proprio là dove
si potrebbe pensare
che tutto finisca
dove la densità cosmica
dopo essere stata tanto bassa
da non sembrare credibile
per intere unità astronomiche
(centinaia di milioni di chilometri
che senza di te e la tua mano
non saprò mai contare)
riprende consistenza
e presuppone materia
dopo che i pochi fotoni
della tua fragile luce
arrivano al margine estremo
e si fermano e vuota appaio
proprio là arrivo io nube di Oort
fatta di pezzi ghiacciati
che diventeranno comete
in bilico su un remoto confine
dove il tuo sole non sa arrivare
se non con una debole gravità
cercando di evitare che io precipiti
e che lasci scoperto e solo
il tuo fronte esterno
e tu smetta di ruotare
col tuo esiguo e dolce
momento angolare
e cessino! ti prego cessino!
questi cinque miliardi di anni
che ci separano per sempre
nel buio muto
dove ogni sguardo non arriva
e il tuo non mi fa pensare.