Cieco nella notte viaggiavo
solo al mio destriero mi accompagnavo
portavo custodito nel mio cuore
la speranza di salvezza per il mio signore.
Lo dovevo per la mia cavalleria
per averlo seguito su ogni via
Clangore di armi a Cortenuova
poi Gerusalemme, senza sangue, Dio ritrova
Dappresso gli dimoro alla sua corte
per investitura, fedele fino alla morte
Qui, sotto nobili mantelli
mille stirpi di genti allietate da menestrelli
Fulgore nella notte è la sua stella
splendore di un’alba ancora più bella
virtù più alta il suo intelletto
per potenza e saggezza l'altrui rispetto
Amore ed onore alla sua terra ha dato
grandezza e ricchezza ai posteri ha lasciato
Ma da tempo l'oracolo ha ormai parlato
la morte sotto un fiore ha svelato
La sua sorte a Fiorentino ho intravveduto
arriverò prima che il suo destino sia compiuto
Ho pregato correndo attraverso il suo regno
a Dio la mia vita per la sua darò in pegno
Le ombre oscure del bosco ho abbandonato
il mio fido destriero mi ha guidato
lo sguardo libero al cielo mi è salito
il grido di un falco in volo ho sentito
la triste novella mi ha annunciato
or che alla sua dimora son quasi arrivato
Scavalco la bestia e al suo letto mi accingo
le lacrime ingoio e muto coraggio io fingo
il suo corpo di uomo fino a Palermo ho scortato
in un sarcofago rosso l'abbiamo calato
ma lo stupore del mondo avrà memoria
lo so, in secula seculorum nella storia