L'universo sussurra e grida
storie di stelle e pianeti
di nebulose scolpite da polveri d'oro, d'ametista, di cupo zaffiro
di viaggi lungo solchi invisibili incisi dal tempo,
scalpello del cosmo,
di mondi spariti in un battito d'ali
di mostri voraci di luce
affamati di fotoni impazziti
che vorticano inghiottiti da forze tenaci
e lasciano posto al buio più profondo.
Di montagne di gas che, nel vuoto,
creano coreografie luminose
piegate dalla gravità, invincibile,
che vince su tutto.
Mille occhi di fuoco
Che dico mille, milioni, miliardi
Miliardi di miliardi
Occhi forse oggi spenti
Segnano il passo del viandante astrale
E giungono inesistenti, dopo il lungo viaggio,
a brillare quaggiù
in una vuota lusinga d'immortalità.