Volgo lo sguardo al cielo
e non riesco a scorgere limiti
ai quali i miei occhi si possano bloccare.
Vedo in qualcosa che mi riesce
difficile immaginare.
E in questa angoscia infinita
che mi tormenta in un tempo finito,
quel che più mi fa rabbia
non è il non poter capire,
ma il non poter comprendere.
Avvolto dai misteri, chiudo gli occhi
con la speranza di non incontrare
altro che la mia mente
non possa spiegare:
il sogno.