In una notte profonda guardiamo le stelle
avendo bisogno di spiegazioni
per proseguire il proprio cammino nel cosmo senza fine.
Nel contemplare l'infinità dello spazio e del tempo
apprendiamo come siamo piccoli.
Disperatamente cercando di non perdersi in eterno,
abbiamo creato nostro padre che vive in cielo.
In tentativo di capirlo ci sentiamo smarriti e confusi.
Inquieti dal proprio intelletto
navighiamo sulle onde dei pensieri
per superare i limiti della mente che ci inganna.
L'isola della coscienza vaga senza rotta nel mare
e la nuvola dell'io senza meta nel cielo…
La nostra vita sembra una nave.
Non sappiamo se è sufficiente
il coraggio per conoscere se stessi
giorno per giorno, lungo il sentiero della vita
sperimentando a ogni passo
il rischio di osare il meglio di sé,
accostarsi al proprio limite gradualmente
imparando fin quando esso ci sarà pienamente noto.
Saremo noi stessi ad aprire con il nostro sguardo
l’immensità dell’infinito e incontrare in ogni istante
la soglia del nostro futuro.
Non possiamo scegliere da dove arriviamo,
consentiamoci invece decidere dove andare da lì in poi.