Tra le braccia del cielo
il vento schiarisce
contorni d’aurora
come lembi di vesti nuziali
in fanciulle sbocciate all’amore.
Al limite
dell’impossibile
la battaglia delle comete
ricorda le gesta antiche
del veloce Achille
contro il paterno Ettore:
il petto proteso in avanti
per affrontare
i giorni della prova
come astri inquieti
nello spazio infinito del cielo
a slegare materia e vita
sulle ginocchia degli dei.
Non un precipizio,
neppure un tunnel nero
cadere nell’eternità
segnata dal destino
lassù,
dove anche le stelle
talora spengono il fulgore.
Ha radici profonde
l’amata terra
seppure un frammento
di un eccelso firmamento
che attende
le dinastie supreme
del cosmo intero.