Era una luna lunga,
più sottile di altre.
Sembrava fosse lì
più per caso
che per necessità astrale.
Lenta ed un po' appisolata,
distesa su un fianco,
illuminava suo malgrado
il mio arrivo veloce.
Il suo buonasera
era sommesso,
quasi sussurrato.
Il silenzio dello stagno
rifletteva lo scuro sidereo
e il pallore selenico.
È così discreta
la Luna di Cagliari
quando la sfioro
con ali non mie
e la trovo con lo sguardo
che, invece,
è solo per Lei.
Cagliari,
sera del 21 settembre 2015.