Al chiaro di luna ho contemplato
la luce del tuo cuore, che in rosso passione
legava nell’anima i nostri respiri.
A lei ho parlato di te,
nel suo specchio ho delineato
i tratti del tuo calore.
Nel buio tetro di un nuovo pianeta
ho lasciato che tu diventassi
la mia stella cometa.
Mi sorride la luna,
conosce i miei desideri,
all’amica notte affida
la preghiera di un sogno.
Al dolce risveglio cantami
le lodi dell’amore,
nel tuo tramonto lasciami
il sibilo di gemiti urlati, ma,
non ascoltati.
I pensieri fremono, si dimenano,
ma la porta è ancora chiusa.
Quale magica combinazione
riuscirà a sbloccare una
così ardua serratura?
Se rinuncio, non è sconfitta
o codardia.
Rinuncio, perché ho donato a te
il primo posto.
In quel primeggiare,
ho lasciato a te la
libertà di scegliere.
Nella tua scelta ho corso
il rischio di non esserci,
e forse, non ci sarò.
Pagherò il conto più alto,
in cambio riceverò
il resto della tua felicità.
Se questo non è amore,
allora dimmi tu cos’è.
Io, non so più che nome ha.