Dal nulla sei apparsa
superba,
mentre io oziosa e pensosa
mi dondolavo,
fra gerani e purpurei germogli,
in attesa della tua caduta.
Nel cielo maestosa
civettava la luna,
splendente,
tra una brezza tagliente e
un respiro scompigliato,
di nostalgia.
Tu, stella cadente
peregrina e misteriosa
in una tiepida notte
di mezza estate
ti sei affacciata
furtiva e guardinga.
Nel brivido hai attraversato
indomita e traslucida
e le incuneate vie lattee
hai percorso.
Un varco nel sogno.