Ed è quando l’aria s’inebria di quell’odore che ricorda casa
e l’atmosfera si fa più umida, a volte appiccicosa.
Spira un leggero vento freddo.
Chi indossa un cappotto s’alza il colletto per ripararsi meglio,
c’è chi affretta i passi per trovare riparo,
a chi piace sentire il ticchettio sulle proprie spalle, sulla testa.
Comincia leggera: tutt’attorno sfuma i confini delle case, delle persone.
Il cielo è oramai scuro, grigio scuro: completamente coperto.
Tutt’attorno il silenzio incalza e domina
lasciando, a intermittenza, il posto agli schizzi delle auto, delle moto.
È proprio allora,
in quel preciso momento,
che alzi lo sguardo alle nuvole,
la pioggia ti accarezza il viso
e ti mancano le stelle.