Stirpe sveva e cuor normanno
in un solo uomo stanno
che in sé unì ben due corone
e del suo mondo fu “padrone”.
Federico fu, il Secondo,
detto lo “stupor del mondo”
per la mente che ha sì aperta,
di ogni cosa alla scoperta.
Bei castelli edificò,
e in alcuni si recò;
altri invece furon segno
di uno splendido disegno.
Così fu Castel del Monte
da cui scorgi l’orizzonte
così immenso ed infinito
per lo sguardo indefinito.
A Palermo pose corte,
mai pensò alla propria sorte;
e le poesie dei siciliani
sono i primi testi italiani.
Resta un grande imperatore,
associato allo Stupore…
Lo Stupore sempre eterno
anche nel mondo moderno.
Oggi a volte ci stupiamo
e pur ci meravigliamo
per le cose che non vanno
e che noi sentiam per danno.
Non è questo lo Stupore:
è ciò che sentiam nel cuore,
ciò che noi non ci aspettiamo
e per cui ci emozioniamo.
È come il sale della Terra:
l’entusiasmo dissotterra,
anche in pessima salita
ci fa riscoprir la vita.