Sabina Rizzo - Balestrate (PA)
George era un appassionato di stelle, fin da piccolo era solito affacciarsi davanti la finestra ad osservare la volta celeste ed i fenomeni ad essa connaturati, il padre possedeva un potente telescopio e nelle lunghe sere passate insieme, si mettevano in giardino ad osservare le stelle, quando il cielo era nitido e pieno di scintillanti luccichii perlacei, si metteva là ad osservare la volta celeste smarrendosi nella sua infinita profondità, il padre gli aveva trasmesso quella passione, conosceva le costellazioni dell’orsa maggiore e dell’orsa minore e tante altre e andava alla ricerca di nuove e nascenti formazioni. Aveva iniziato ad appassionarsi così tanto, che spesso andava alla ricerca di nuove scoperte scientifiche, cercando informazioni in riviste scientifiche. Nella città vicina c’era un grande centro astronomico che presentava alcune tra le più potenti apparecchiature presenti sulla nazione, che permettevano di vedere alcune tra le più importanti scoperte scientifiche astronomiche effettuate in quegli ultimi decenni. Per chi era appassionato di stelle e pianeti, era possibile seguire la guida virtuale che indicava le recenti scoperte effettuate e visibili con i telescopi presenti, occorreva seguire le istruzioni indicate per posizionare il telescopio nelle direzioni indicate, seguendo le precise inclinazioni dell’asse, in modo da poter osservare dettagliatamente le costellazioni indicate, la gente si recava all’osservatorio astronomico ad osservare i pianeti e le costellazioni. Da sempre l’astronomia lo appassionava, la definiva una scienza in evoluzione grazie alle continue e recenti scoperte, oggi l’astronomia utilizza alcune tra le tecnologie più avanzate e sofisticate del tempo. Le recenti metodologie utilizzate e le moderne tecnologie permettono di osservare e studiare diversi oggetti sull’universo e di rilevare la presenza di pianeti nelle galassie. Fin da piccolo George osservava il cielo, esplorando lo spazio circostante, faceva delle domande al padre, del tipo: cosa sono le stelle, quanto sono grandi, come si sono formati i pianeti, cosa è l’universo, quanto è grande l’universo, quanto sono distanti le stelle da noi, perché alcune stelle brillavano di più ed altre di meno, se hanno la stessa grandezza, domande che non avevano una risposta. Questi dubbi lo avevano portato a maturare una particolare sensibilità in questo campo e a cercare risposte attraverso ricerche personali effettuate tramite letture di riviste scientifiche e attraverso filmati. La curiosità ed il desiderio di conoscere ciò che ci circonda, l’universo, la sua evoluzione, la sua espansione, servono a comprendere i processi alla base della formazione dei pianeti, la loro composizione, l’origine delle galassie.
George leggeva le pubblicazioni scientifiche, per conoscere le ultime scoperte in campo astronomico, il suo obiettivo era quello di riuscire a vedere pianeti al di fuori del sistema solare, sapeva dell’importanza degli osservatori astronomici per lo studio e la ricerca di oggetti sulla volta celeste, si domandava se esistessero altri pianeti nella nostra galassia in cui le condizioni di vita per la sopravvivenza potessero essere come la terra e se nelle altre galassie, fosse possibile l’esistenza di pianeti simili al nostro. Queste tematiche erano state affrontate da studi condotti da importanti ricercatori ed astronomi che osservando l’universo hanno rilevato importanti curiosità, descrivendo l’esistenza di nuove formazioni di pianeti extrasolari mai conosciuti prima, descrivendone la struttura fisica e la composizione chimica. Analizzando la struttura ed i moti della via Lattea, studiando la nascita di nuovi agglomerati, le loro orbite. cercando di risalire all’età in cui si sono formate le stelle, studiandone la composizione chimica. George aveva sentito parlare dell’esistenza del black hole, all’interno della nostra galassia, per lungo tempo gli astronomi ne avevano palesato la presenza, le stelle presenti nella via Lattea sono densamente ammassate e si muovono al centro della nostra galassia, lo studio della loro orbita mostra come esse sono soggette all’azione del campo gravitazionale dovuto alla presenza di un black hole al centro della nostra galassia, le osservazioni avevano rilevato la presenza di lampi di luce infrarossa ad intervalli irregolari provenire da quella direzione, non se ne conosce la natura, ma si pensa che esso possa indicare che il buco nero sia in rapida rotazione, gli astronomi osservando le altre galassie hanno scoperto la presenza di grandi black hole. Inoltre si è scoperta la presenza di esplosioni all’interno delle galassie, chiamate gamma ray bursts, che sono dei lampi di raggi gamma di breve durata che rilasciano un enorme quantità di energia e che avvengono ad un enorme distanza dalla terrai, ai confini dell’universo. I ricercatori hanno cercato di conoscere la vera natura di queste esplosioni, scoprendo che sono di due tipi e che sono prodotti da eventi diversi. Quelle di lunga durata sono generati dall’ esplosione finale di stelle a grande massa, giunte al termine della loro evoluzione, conosciute come ipernove, questo fenomeno presenta delle proprietà simili a quello della supernova, generata quando una stella gigante esplode alla fine della sua evoluzione. Quelle di breve durata, si pensa siano dovute alla fusione violenta di stelle di neutroni o da buchi neri. Inoltre diverse ricerche scientifiche mostrano come l’universo si stia espandendo velocemente. George si teneva informato sulle nuove scoperte scientifiche e astronomiche, la sua passione per la ricerca dell’ignoto non aveva confini, aveva sentito parlare delle diverse esplorazioni spaziali, della sonda arrivata su Marte per studiarne la sismologia, scoprendo la presenza di terremoti su Marte e i segreti del sottosuolo scoprendo che la sua crosta sia più simile a quella della Luna piuttosto che a quella della Terra, del ritorno di campioni dalla superficie di Marte, della presenza di riserve di ghiaccio sotto la superficie marziana nell’emisfero settentrionale del pianeta, aveva seguito le immagini del suolo di Marte, riprese dalle sonde della NASA e dell'ESA, tramite i mezzi di comunicazione, il fascino del pianeta rosso rappresenta un forte motivazione per chi come lui era appassionato alla ricerca e alla scoperta scientifica, della presenza di azoto e ossigeno dal Encelado, una delle 82 lune di Saturno, la scoperta di esopianeti che differiscono tra loro per forme, dimensioni, orbite e caratteristiche. Ci sono pianeti molto simili alla Terra, tanto da sembrare quasi gemelli. pianeti giganti gassosi come Giove, pianeti giganti di ghiaccio, simili a Nettuno, dell’invio di una sonda sulle lune di Giove e dell’osservazione del lato nascosto della Luna, della presenza delle onde gravitazionali emesse dalla collisione tra un buco nero e una stella di neutroni. L’universo e la volta celeste lasciano lo spettatore avvolto nel mistero, la sua osservazione e lo studio si arricchisce di sempre nuove interessanti scoperte L'esplorazione dello spazio ha allargato i confini ed ha aperto nuove frontiere alla ricerca scientifica. I risultati di queste ricerche trovano applicazioni in tutti i campi, dalla fisica alla medicina, dalla chimica alla tecnologia e sono utili per migliorare la qualità della vita degli uomini.
George era felice nel suo piccolo di aver dato il suo aiuto alla ricerca e alla conoscenza astronomica anche se non aveva fatto nessuna scoperta scientifica.
14. Cielo stellato - Sabina Rizzo
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- Categoria: FEDERICO II DE ARTE NARRANDI - VI edizione
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