Se scorriamo fluidi
tra gli argini bassi della vita
ma abbiamo occhi grandi
di bambino
e braccia robuste
come roccia
per cercare e stringere forte
a noi corpi impalpabili,
quelle lune confuse
che dal mare di ricordi
s’ergono stanche
ancora…
siamo grandi stelle
in sogno eterne
o astri immobili
piccoli punti uguali
nell’oscurità,
assidui narratori
di remoti eventi
al mondo in fermento
che può ascoltare
tra echi dispersi
esseri lontani
forse già scomparsi.