Morderò la luna
vestita di neve
e leggiadre briciole
incontreranno prati.
Non oserà la pallida falce,
avvolta in candidi fiocchi,
pigolare nel riflesso del mare.
Alidi ricordi
riluceranno al lieve tocco
e d’improvviso,
l’argenteo disco,
si vestirà di fuoco.
Danzeranno lapilli
nel vellutato orizzonte
e profumo di legna
scalderà intimi focolari.
Sarà l’incanto della notte
a destare un girasole
e nella sopita visione,
le parole esitanti
muteranno in sussurri.
Aspetterò la sera,
vestita di neve e fuoco,
per sentire ancora
il tuo infinito tepore, accendere desideri.