Gioca a nascondino
come bimba ornata di fiori
fra gocce distese d’indaco cielo
e spiragli di silenzi la luna.
Rincorre filari di stelle,
chiome schiuse di nubi
e schiariti abbracci notturni.
Figlia del mare si frange la luna,
gioca a rimpiattino negli occhi
rapiti a screziati voli di tempo.
Cerca sfugge sguardi,
disegna sinfonie di sogni
oltre riflessi colti fra le mani
che d’eterno ancor indorano notti.