Sono nella sera, sono nel buio,
alzo gli occhi e osservo il cielo,
mi dico che dalla Terra tu sei partita;
e li spero tu sia arrivata.
Vedo gli astri, la via lattea che è la nostra galassia
in un moto veloce, ma per distanza lento
dove vedo passare i secoli del tempo.
Tu, secolo dell’eterno.
Tu, piccola parte di tale grandezza.
Tu, piccolo astro di tale universo.
Tu, raccordo di spazio e tempo.
Da corpo umano a corpo celeste.
Mi chiedo ora in un istante di non ritorno:
Ieri la Terra hai lasciato.
Oggi dove sei?
Sarai persa nell’invisibile astrazione dell’infinito,
oppure sei solamente nel nulla
e nella piccolezza dei miei sfiduciati e fragili ricordi.
Preghiera all’essenza della natura.
Umile richiesta di perdono
all’amore che governa il cosmo.
Muore il secolare uomo,
Nasce una bilionaria stella.
Questo è l’amore che tutto muove
Questo è l’amore che tutto regge.