Quando, obbedendo ad un tacito patto
mentre scende la sera d’ambra e d’oro
stelle a sciami ricamano un traforo
nel cielo e l’occhio dal bagliore è tratto,
trema per lo stupore il cuore intatto
e di questo infinito m’innamoro.
Or l’anima di voci è tutta un coro
canta di gioia, freme in ogni anfratto.
E la silente luna il cielo imbianca
tinge la notte di lame d’argento
ogni altura, ogni calle, ogni contrada
ove lo sguardo vagolando cada
ma al chiarore del giorno in un momento
vana e fugace illanguidisce e manca.