Sorpreso mi hai
o luminosa stella
che la sera mi sorridi
solitaria dal cielo blu.
All’ora di andare a letto
mi affacciai per salutarti
ma sola non eri.
Sotto la tua brillante luce,
dentro la traccia d’un cerchio
appena percettibile,
una sottile falce
di luce sbiadita
la sua conca per cullarti
sembrava offrirti.
Più lontani
alcuni punti luminosi
contorno ti facevano
ma l’occhio solo
dal tuo splendore
attratto era
seppur la pallida falce
nel tondo incisa
mia curiosità destava.