Al di là del violetto,
oltre l’indaco frantumato
in caleidoscopici miraggi,
oltre grovigli fluorescenti
che umiliano l’occaso
ed oltre i cristalli trafitti
da lame di cobalto,
oltre il carminio
che cola su levigate pareti
ed il giallo che acceca
so che ci siete.
Inutili, oramai,
per le nostre
circumnavigazioni,
declassate
a memorie puerili
le stesse siete
che Alessandro mirava
nel cielo di Bactriana
quando...silenziose,
le notti
presagio erano,
sempre,
di un grande giorno.
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* Nota dell'autrice: l'inquinamento luminoso ostacola l'osservazione del cielo stellato