Io, nel mio essere infinitesimale
non ho la presunzione di cogliere
il sapere in una sola formula: E=m*c^2
per chi ascolta i gemiti
del sottofondo del Cosmo,
voglia di scavare, cercare, interpretare
un inizio, la nascita, l’attimo,
la brama di conoscere e dar forma,
all’uomo, al Creato, a Dio,
un universo immenso e possibile
ma solo uno come tanti altri,
solo una probabilistica combinazione,
cosa c’è allora di peggio,
se non l’apoteosi della mente
credulona, zeppa di false teorie
che esprimono la brama
di un solo Universo.
Senza le dune che annunciano il mare,
il nulla, il vuoto, esegesi di comodo,
cerca ciò che non si guarda
e Dio è ciò che altro non è.